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Come e perché migliorare il self talk dei genitori

Come già detto ripetutamente nei nostri diversi articoli rivolti ai genitori nello sport, i bambini fanno quello che facciamo noi, non quello che diciamo loro di fare. Per esempio, se hai l'abitudine di tormentarti interiormente, di parlarti male, è probabile che tuo figlio adotti la stessa abitudine potenzialmente dannosa. Infatti, i modi di essere e i modelli di comportamento che abbiamo ereditato riemergono spesso nei nostri monologhi interiori, specie nei momenti di autocritica, e senza farci neanche più caso. Oltre a insegnare al bambino un atteggiamento giudicante, quella voce interiore negativa trova modi per esagerare un semplice malumore, distruggere l'autostima e farli sentire inadeguati in generale.


Cosa fare quindi per migliorare il proprio self talk?



1. Prima di tutto, riconosci la voce interiore. Prendi carta e penna e annota tutti i pensieri autocritici che hai formulato dentro di te durante l'intera giornata. Li riconosci? Sono i pensieri espressi da altri nel tuo passato? Chi rappresentano? Chiediti se sono utili, e in caso negativo impara a depotenziarli!;

2. Non darle retta e non discutere con lei, ma semmai trattarla come una persona fastidiosa, che però puoi scrollarti di dosso limitandoti a riconoscere quello che ti ha detto senza entrare in polemica, ma pensando, per esempio “Hai tutti i diritti di esprimere la tua opinione, ma a me non interessa”;

3. Espandi la tua comfort zone, facendo quello che, secondo la tua voce interiore, non sei in grado di fare, così da acquisire maggiore fiducia e qualcosa di concreto da richiamare alla mente quando l’insicurezza si insinua in te;

4. Renditi conto dei pericoli di trasmettere un atteggiamento di costante autocritica a tuo figlio, questo ti procurerà un incentivo in più per essere consapevoli del tuo self talk e per interromperla.

Ricorda: non sono soltanto le nostre reazioni a formare la sua personalità e il carattere, ma anche le parole e le sensazioni suscitate dall'ambiente e da tutto ciò che accade sotto i suoi occhi.

Esercizio: come prevedere le difficoltà e metterti nei suoi panni


Per capire e cambiare una situazione che vostro figlio spesso trova difficile, o quando si sa che sta per verificarsi una nuova situazione potenzialmente difficoltosa, può essere utile fermarsi e provare a mettersi nei suoi panni, oltre a immaginare cosa direbbe/penserebbe lui in quella situazione, nonché che comportamenti metterebbe in atto.

Mi auguro di avervi convinto a esaminare il vostro modo di reagire ai sentimenti che i figli suscitano in voi. A essere consapevoli del vostro dialogo interiore e della vostra tendenza all'autocritica. E a essere meno severi riguardo a voi stessi, al vostro ruolo di genitori e ai vostri figli.


Sei interessato a lavorare con i genitori nello sport? Sei alla ricerca di un percorso formativo completo?

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